03 Novembre 2021
Si è appena conclusa Ecomondo, la prima fiera in Europa per la circular economy e, dopo qualche giorno utile per schiarirsi le idee, è arrivato il momento di tirare un po’ le somme.
Quest’anno eravamo tutti molto euforici. Erano passati ben due anni (Ecomondo 2019) dall’ultima volta che gli esperti del settore si sono confrontati nel contesto fieristico riminese. L’atmosfera era elettrizzante e l’eccitazione palpabile.
Al nostro stand abbiamo incontrato diversi clienti che sono venuti a trovarci e abbiamo avuto la possibilità di rafforzare i rapporti con i nostri fornitori. È stata l’occasione per incontrare di persona i responsabili dei tanti impianti con cui collaboriamo su tutto il territorio.
Non esiste attività migliore che incontrarsi dal vivo e discutere di ambiente, riciclo, economia circolare, green energy, innovazione tecnologica… non ci resta che dire “finalmente Ecomondo, ci sei mancato!"
Ecomondo è tanto altro e non si può sintetizzare in qualche riga. È la fiera in cui si chiudono trattative che forse vanno avanti da diversi mesi. Trattative importanti, magari per l’acquisto di attrezzature impiantistiche o macchinari innovativi per il trattamento del materiale e il successivo recupero.
Il mondo ambientale è per eccellenza il settore in cui le aziende non possono permettersi di avere un ritardo tecnologico. È un mondo che viaggia molto veloce sulla scia dell’innovazione e le aziende che vogliono primeggiare devono stare al passo.
Investire nel progresso tecnologico nel settore ambientale significa contribuire attivamente a costruire un mondo migliore per la generazione dei nostri figli. Significa credere nel futuro.
E noi di REM sappiamo bene quanto sia importante credere nel futuro.