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Emissioni inquinanti e attività umane: in vigore la Direttiva “NEC”


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20 Luglio 2018

Dal 17 luglio 2018, con il D.lgs. n. 81/2018, il Legislatore italiano ha dato attuazione alla Direttiva 2016/2284, che stabilisce gli impegni di riduzione delle emissioni atmosferiche di inquinanti associate ad attività umane negli Stati membri. Si tratta della cosiddetta Direttiva NEC (acronimo di “National Emission Ceiling”).

L’azione della Direttiva è finalizzata al conseguimento, in modo economicamente vantaggioso, degli obiettivi di qualità dell’aria ed alla, contestuale, riduzione dei costi sanitari dell’inquinamento atmosferico nell’Unione, migliorando il benessere dei cittadini.

Obiettivi

Il Decreto introduce norme volte a raggiungere i seguenti obiettivi:

  • ridurre il complesso delle emissioni nazionali annue di origine antropica di SO2, NOx, NH3, COVNM, e particolato fine (PM2,5) per rispettare specifici livelli entro il 2020 e il 2030;
  • attivare il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni dei suddetti inquinanti e di altre sostanze per cui non sono previsti obblighi di riduzione delle emissioni indicati all’Allegato I;
  • ottenere, attraverso un sistema di monitoraggio, dati relativi agli impatti dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi.

Nell’allegato II sono riportati gli impegni nazionali di riduzione delle emissioni: è previsto che le emissioni annue siano ridotte entro il 2020 ed il 2030, con la precisazione che il livello previsto per il 2020 deve essere applicato fino al 2029.

La medesima norma prevede deroghe per casi eccezionali quali “un inverno eccezionalmente rigido o di una estate eccezionalmente secca” e “una improvvisa ed eccezionale interruzione o perdita di capacità nel sistema di produzione o di fornitura di elettricità o di calore, ragionevolmente impossibile da prevedere”.

Collaborazione tra diversi Enti

Sono state introdotte disposizioni in materia di elaborazione e adozione dei programmi nazionali di controllo dell’inquinamento atmosferico. Uno strumento che permetterà di limitare le emissioni di origine antropica, elaborato dal Ministero sulla base del supporto tecnico dell’ISPRA e dell’ENEA.

L’attuazione del programma nazionale, il cui contenuto è fissato nell’allegato III, rappresenta un obiettivo a cui si conforma l’azione di tutte le autorità competenti:

  • L’ISPRA è competente per quanto riguarda inventari e proiezioni nazionali delle emissioni;
  • Il Ministero si occupa delle comunicazioni alla Commissione Europea.

Il nuovo decreto abroga il decreto legislativo 171/2004, ma resta ferma fino al 31 dicembre 2019 l’applicazione dei limiti nazionali di emissione da esso previsti.

Fonti

D.lgs. n. 81/2018
Allegato I – Allegato II – Allegato III – Allegato IV
Direttiva 2016/2284