24 Febbraio 2021
Dal 24 febbraio ’21 entra in vigore il DM 22 settembre 2020, n. 188 “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto da carta e cartone, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il termine “End of Waste”, traducibile in italiano con “Cessazione della qualifica di rifiuto”, si riferisce ad un processo di recupero eseguito su un rifiuto, al termine del quale esso perde tale qualifica per acquisire quella di prodotto. Si intende, quindi, non il risultato finale bensì il processo che, concretamente, permette ad un rifiuto di tornare a svolgere un ruolo utile come prodotto.
Il tema dell’End of Waste è sempre stato un argomento abbastanza delicato nel nostro Paese, dall’ormai celebre caso Contarina fino allo “Sblocca cantieri”, ma questo Decreto sembrerebbe essere un bel passo in avanti sulla via che dovrebbe portarci all’Economia Circolare.
Il DM, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio ’21, stabilisce modalità e criteri in applicazione dei quali i materiali derivanti dal trattamento di carta e cartone cessano di essere rifiuti e possono essere utilizzati per altri scopi.
Il nuovo regolamento porterà benefici soprattutto alle imprese della filiera cartaria, da tempo in attesa di questi criteri per poter implementare le attività di valorizzazione della carta e del cartone provenienti dalle raccolte differenziate.
Fino ad oggi ci si affidava ancora al decreto ministeriale 5 febbraio del ’98, mentre adesso l’Italia è la prima in Europa a pubblicare un decreto End of Waste dedicato ai rifiuti di carta e cartone.
Ecco quanto espresso da Francesco Sicilia, direttore Unirima – Unione delle imprese italiane del macero:
“Il decreto EoW è in linea con decreto ministeriale del ’98, ma ha una nuova logica: mentre quest’ultimo è una norma nazionale, l’EoW scritto nel rispetto dei principi della direttiva rifiuti dà una valenza europea alla qualifica di materia prima seconda. Poi aggiunge un dettaglio importante: prescrive che questa nuova materia prima sia conforme alla norma UNI EN 643, la norma tecnica europea che qualifica le caratteristiche tecniche che la carta deve avere proprio per essere considerata materia prima secondaria. Uno standard europeo, quindi, a differenza del vecchio decreto ministeriale”.
Si tratta di un passaggio importante sotto il profilo dell’uniformità e l’adeguamento alla norma tecnica UNI, la UNI EN 643, ossia la norma europea che definisce le qualità di carta e cartone da utilizzare come materia prima nei settori industriali e produttivi.
Il testo si suddivide in 7 articoli (che definiscono gli ambiti di applicazione, i criteri ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto, gli scopi specifici di utilizzabilità):
E 3 allegati, così suddivisi:
“ALLEGATO 2 (articolo 4)
Scopi specifici per cui sono utilizzabili la carta e cartone recuperati.
La carta e cartone recuperati sono utilizzabili nella manifattura di carta e cartone ad opera dell’industria cartaria oppure in altre industrie che li utilizzano come materia prima”.
Fonti
DM 22 settembre 2020, n. 188 “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto da carta e cartone, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio ’21.
Per maggiori informazioni sul tema dell’End of Waste.