29 Luglio 2019
Il mercato della carta da macero continua a crollare inesorabilmente nonostante gli ottimi risultati derivanti dal riciclo.
Unirima – Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri – ha lanciato l’allarme qualche tempo fa. I dati sono sconcertanti: il mercato della carta è crollato del 32% da gennaio 2019 ad oggi.
Purtroppo nelle pianificazioni regionali, spesso, non vengono considerati gli scarti dell’industria che ricicla, che seleziona e tutto ciò crea una situazione di impasse per quanto riguardo la filiera del recupero. Oggi si ricicla tutto ciò che è possibile, ma la parte irriciclabile deve essere in qualche modo recuperata energeticamente o smaltita.
Nei giorni scorsi si è tenuto il Rapporto Unirima 2019:
“Sono 6,6 i milioni di tonnellate di carta riciclata nel 2018 dalla filiera italiana, con una percentuale di riciclo degli imballaggi cellulosi dell’81,1% in anticipo sul nuovo target Ue al 2025. La filiera cartaria, con ogni probabilità la più antica tra le filiere del riciclo, continua a crescere ma la sua sopravvivenza oggi è minacciata dalle turbolenze sui mercati globali, dalla mancanza di impianti e dai ritardi del quadro normativo”.
Riportiamo l’esaustivo servizio realizzato dalla testata giornalistica Ricicla Tv sul Rapporto Unirima. Diverse sono le figure intervenute nel dibattito, tra cui Francesco Sicilia, Direttore generale di Unirima; Alessandro Marangoni, Amministratore Delegato Althesys; Carlo Montalbetti, Direttore generale Comieco; Paolo Giacomelli, Vice Direttore Utilitalia; Massimo Medugno, Direttore generale Assocarta; Cinzia Vezzosi, Presidente Euric; Francesco Mancini, Albo Nazionale Gestori Ambientali; On. Chiara Braga, Commissione ambiente Camera; On. Patty L’Abbate, Commissione ambiente Senato; Stefano Ciafani, Presidente Legambiente; e, ovviamente, Giuliano Tarallo, Presidente di Unirima.
Tra le varie Associazioni ed Istituzioni elencate, vorremmo sottolineare il coinvolgimento di Legambiente, non per la sua importanza rispetto agli altri, ma per il ruolo ricoperto in questi anni e la mission prefissata. Legambiente, come noto a tutti, si batte per i diritti degli animali e la tutela ambientale, lotte agli sprechi e ad una gestione a basso impatto dei rifiuti, le sue campagne sono riconosciute in tutto il mondo. Alla luce di ciò risulta importante sentire che nel coro di chi denuncia questa situazione si unisce anche Legambiente. Un’importanza simbolica che denota la consapevolezza anche del mondo ambientalista nella mancanza di impianti a supporto del riciclo. Se non si capisce questo fatto, l’economia circolare rimarrà sempre un’utopia.