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Riciclo carta da record: l’Italia è in anticipo di 15 anni!

L'Italia è leader in Europa per il riciclo della carta e raggiunge con 15 anni di anticipo gli obiettivi europei


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21 Ottobre 2021

Il nostro Paese è leader in Europa per quanto concerne il riciclo di carta e cartone. È un dato che non stupisce, da diverso tempo, infatti, siamo abituati a leggere dati da prima della classe, nonostante gli ostacoli burocratici e le resistenze all’apertura di nuovi impianti per il trattamento di rifiuti.

Quello che salta all’occhio, però, è la percentuale di carta riciclata, ossia 87,3% che, oltre a posizionarci al primo posto in Europa, ci fa raggiungere con 15 anni di anticipo i noti obiettivi di Economia Circolare (85% di carta e cartone riciclato entro il 2035).

È il dato che emerge dall’ultimo rapporto Unirima – Unione nazionale delle imprese di recupero e riciclo maceri – che analizza i dati del 2020.

Riciclo e numeri

Nel 2020 in Italia sono stati raccolti circa 7 milioni di tonnellate di carta e cartone, dato che comprende sia il flusso domestico che quello industriale. La carta da macero in uscita dagli impianti di recupero è stata di circa 6,77 milioni di tonnellate, il 3,2% in più rispetto al 2019 (6,56 milioni di tonnellate). Di queste, 4,96 milioni di tonnellate sono state destinate al mercato interno mentre le rimanenti 1,81 milioni di tonnellate sono state esportate all’estero.

Come anticipato, il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici nel 2020 ha superato l’obiettivo europeo 2035 dell’85%, passando da 80,76% nel 2019 a 87,35%. Valore ampiamente positivo se si pensa che la media europea si attesta intorno al 73,9%. I rifiuti di carta e cartone costituiscono circa il 19% del totale della raccolta differenziata comunale e per il 2021 si stima un incremento di circa il 3%.

Italiani bravi a riciclare

L’Italia non è nuova a questo tipo di risultati, nonostante le problematiche del settore (e sono tante) il nostro Paese ha sempre avuto una buona propensione al riciclo, ovviamente tralasciando le varie eccezioni, sia negative che positive.

Questo dato incoraggiante si deve alla vocazione storica dell'Italia sia nell'industria delle cartiere, sia nel recupero di materiale da riciclare: siamo un Paese povero di materie prime e perciò da sempre, necessitiamo di recuperare e riciclare materiali.

Oggi, questa nostra propensione, si tramuta in un settore che coinvolge piccole e medie imprese specializzate, per un valore della produzione aggregato di circa 4 miliardi e 20.000 addetti. Esportiamo annualmente circa 1,8 milioni di tonnellate di materia prima di qualità.

È un risultato molto importante soprattutto alla luce del fatto che è stato raggiunto durante un anno in cui le aziende hanno operato a regimi ridotti a causa del Covid-19 e del lockdown annesso, con un calo complessivo della produzione del 4,1%.

Fortunatamente la filiera è stata sostenuta dall’incremento di imballaggi derivanti dall’e-commerce e dal delivery che hanno segnato un incremento del 45% rispetto all’anno precedente.

Nel frattempo il PNRR prevede complessivamente 58,47 miliardi di euro per l’attuazione di iniziative nell’ambito della “Rivoluzione verde e la transizione ecologica”, di cui 1,5 miliardi alla realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento degli esistenti, oltre a 600 milioni per i cosiddetti progetti “faro”. Non ci resta che attendere.

Fonti

Rapporto Unirima