03 Gennaio 2018
Lo scorso 23 dicembre è stata approvata dal Parlamento la legge di Bilancio 2018 che rimanda l’applicazione del sistema di tracciamento telematico dei rifiuti (SISTRI) e delle relative sanzioni di altri dodici mesi.
In particolare, è stato inserito l’articolo 194 bis “Semplificazione del procedimento di tracciabilità dei rifiuti e per il recupero dei contributi dovuti per il SISTRI”. Viene concessa dunque, la possibilità di assolvere in formato digitale gli adempimenti relativi alle modalità di compilazione e tenuta del registro di carico e scarico e del formulario di trasporto (FIR) e di trasmettere in IV copia del FIR mediante posta elettronica certificata (PEC).
Con le nuove disposizioni, si indicano inoltre le modalità con cui il Ministero dell’Ambiente potrà rivalersi dei contributi dovuti e non versati in questi anni. La stessa legge di Bilancio chiarisce che il relativo obbligo si prescrive in dieci anni e le rispettive modalità verranno chiarite in un successivo decreto ministeriale. Prima di procedere comunque alla riscossione coattiva, il Ministero invierà un sollecito di pagamento, attivando strumenti di conciliazione giudiziale.
Sottolineiamo che l’iscrizione al Sistri rimane obbligatoria e restano in vigore anche le sanzioni, seppur ridotte del 50%, per chi non si iscrive (anche senza usarlo) e per chi non ne paga il contributo annuale. Per avere dettagli sulle modalità di pagamento rimandiamo al sito del Sistri.
La legge di Bilancio proroga inoltre la data di subentro del nuovo gestore del Sistri al 31 dicembre 2018. Entro tale data dovrà terminare il contratto con Selex Service Management, mentre all’attuale concessionaria viene assicurato anche per il 2018 un anticipo di dieci milioni di euro.