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Stop della Cina alle importazioni: gli aggiornamenti


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27 Aprile 2018

La Cina ha annunciato che vieterà le importazioni di altre 32 tipologie di materiali e scarti per i prossimi due anni.

La decisione è stata divulgata dal Ministero dell’Ecologia e dell’Ambiente (MEE) nei giorni scorsi attraverso un comunicato ripreso dall’agenzia ufficiale Xinhua del quale riportiamo il passaggio saliente:

L’importazione di 16 tipi di rifiuti solidi, tra i quali i rifiuti automobilistici compressi e le imbarcazioni in demolizione, sarà vietata a partire dal 31 dicembre 2018. Le importazioni di 16 altri tipi di rifiuti, tra i quali quelli di acciaio inossidabile, saranno vietati a partire dal 31 dicembre 2019

L’operazione ha come scopo quello di vietare l’importazione di questi materiali per cercare di ridurre l’inquinamento ambientale.

Questa manovra arriva a seguito del blocco dell’importazioni di 24 tipologie di materiali riciclabili a partire dal 1° gennaio 2018 che abbiamo già documentato proprio su questo canale.

Durante il boom economico, nella Cina degli anni ’90, l’industria orientale si è trasformata in una macchina assetata di materie prime. Ora però la Repubblica Popolare si ritrova sommersa da rifiuti provenienti da Europa, Corea, Giappone e Usa, oltre a quelli prodotti da 1 miliardo e 400 milioni di cinesi.

Questa situazione crea problemi enormi al nostro settore che fatica a trovare sbocchi di mercato validi. Alternative come discariche o inceneritori sono soluzioni difficilmente percorribili perché saturi di rifiuti urbani, i quali fanno salire i prezzi a cifre impossibili.

Seguiranno relativi aggiornamenti su questo importante argomento.